Unità di strada

Il servizio mappa i luoghi di stazionamento delle persone senza dimora, individua e sviluppa forme di contatto relazionale, somministra beni di prima necessità, offre una prima accoglienza e supporto verso un percorso di recupero delle proprie potenzialità in sinergia con le attività offerte dai tre poli di accoglienza. 

L’unità di strada notturna, 4 ore al giorno per 365 giorni l’anno, si reca in luoghi della città abitualmente frequentati da persone senza dimora e nei posti indicati dall’U.O. “Contrasto alla grave marginalità adulta”.

L’unità di strada diurna, invece, 4 ore al giorno per tre giorni feriali a settimana in ore diurne staziona nei pressi della stazione Centrale o Notarbartolo per potenziare l’attività di sportello di ascolto e sostegno psicologico, nonché quella di accompagnamento ai servizi, impossibile nelle ore serali.

Operatori esperti sono il primo punto di contatto con persone che vivono condizioni di estrema marginalità. Oltre alla somministrazione di beni di prima necessità, il servizio facilita una relazione di fiducia che potrà consentire la presa in carico della persona e l’orientamento verso nuovi punti di riferimento.

Fornisce informazioni rispetto a tutela della salute, promuovendo scelte responsabili alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse, alla contraccezione ecc. L’unità di strada offre inoltre informazioni relative ai servizi del territorio per facilitarne l’accesso e ai percorsi di fuoriuscita dalla prostituzione e dallo sfruttamento.

L’unità di strada diurna della Croce Rossa Italiana – Comitato di Palermo staziona nei pressi della stazione Centrale o Notarbartolo in ore diurne, per potenziare l’attività di sportello di ascolto e sostegno psicologico, nonché quella di accompagnamento ai servizi, impossibile nelle ore serali.

Gli operatori e gli psicologi del team sono presenti 4 ore al giorno per tre giorni feriali a settimana e rappresentano il primo punto di contatto con persone che vivono condizioni di estrema marginalità e che cercano un momento di scambio, di convivialità, o semplicemente persone con cui parlare, a cui confidare pensieri, a cui chiedere consiglio.

A differenza dell’Unità di strada notturna, l’UDS diurna è ferma in un luogo e attende che siano le persone senza dimora, di propri iniziativa, ad andare in loco.

Come spiega la psicologa Valentina Vivona, coordinatrice di CRI – Comitato di Palermo: “un’altra distinzione tra l’UDS mobile diurna e quella notturna, risiede nel fatto che – nel caso della diurna – sono gli utenti che prendono la decisione di muoversi sul territorio per venire da noi. Non c’è il tempo dell’attesa, non c’è l’ansia connessa all’atto di aspettare qualcuno che arrivi a portarti il pasto o una coperta. Quest’attesa li fa sentire in qualche modo impotenti e frustati, come se non avessero libertà di scelta, come se non avessero potere decisionale, come se non potessero dare voce ad una loro esigenza nel momento in cui la espediscono.” Invece, la decisione di andare ad un orario specifico in un luogo determinato con un obiettivo contribuisce ad aumentare l’autonomia della persona senza dimora che si sente libera di prendere decisioni e portarle a termine.